Marzabotto: La street art per trasformare gli edifici in memoria


L’arte non è sempre e solo fine a sé stessa, ma è anche un mezzo di espressione per veicolare messaggi e valori importanti come quelli dell’antifascismo, che hanno permesso all'Italia di diventare la democrazia che è oggi. 

Latore di questi valori è anche “Pennelli Ribelli“, lo street art festival che si è inaugurato il 6 ottobre scorso a Marzabotto, in provincia di Bologna, località simbolo della Resistenza.


La cittadina, infatti, tra il 1943 e il 1944 fu teatro di una serie di stragi compiute dai nazi-fascisti e divenne una roccaforte della lotta partigiana per la liberazione dell’Italia dalla dittatura. 
Proprio per questo come logo dell’evento è stata scelta l’immagine di un lupo, in ricordo di Mario Musolesi, il cui nome di battaglia era Lupo, comandante della Brigata Stella Rossa, operante nell’Appennino Tosco-Emiliano tra il ’43 ed il ’45.



Al festival hanno partecipato nomi significativi della street art italiana. Tra i più conosciuti ricordiamo: Ericailcane, Andrea Casciu, Nemo's, Guerrilla Spam e Kiki Skipi.

Le opere di street art hanno permesso altresì la riqualificazione di edifici ormai fatiscenti ma che erano parte della storia e della cultura della vallata.

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