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Street art a Pisa: la nostra guida ai murales da non perdere

Oggi vi condividiamo un articolo tratto dal blog Travelonart, che ci presenta Pisa, un'altra città diventata un simbolo della street art italiana.

Durante questo viaggio in Toscana, non abbiamo resistito all’idea di concederci una giornata alla scoperta della street art a Pisa. Chiunque ami l’arte urbana, sa infatti che questa città ospita un’opera che ha fatto la storia: stiamo parlando di Tuttomondo, realizzato nel 1989. Da tempo progettavamo di poterci godere un po’ di tempo davanti all’ultima opera dipinta dal nostro amatissimo Keith Haring e così abbiamo fatto alcune ricerche. Pisa ospita numerose opere di street art che valgono assolutamente di essere scoperte: ti va di partire con noi con macchina fotografica alla mano e un pizzico di improvvisazione?


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@TheWiseMagazine, Tuttomondo

Street art a Pisa: alla scoperta di Tuttomondo

Qualche tempo fa abbiamo pubblicato un articolo in cui svelavamo come organizziamo i nostri viaggi alla scoperta dell’arte contemporanea: la prima cosa da fare è informarsi e studiare, ma non bisogna dimenticare qual pizzico di sana improvvisazione che può fare la differenza. Tuttomondo è stato il nostro primo obiettivo di visita: abbiamo parcheggiato nel quartiere di Sant’Antonio e in pochi minuti ci siamo trovate davanti a questo tesoro di inestimabile bellezza, molto ben conservato.
Negli ultimi giorni, ci sono state molte polemiche relative a quest’opera straordinaria: l’attuale assessore alla cultura di Pisa, Andrea Buscemi, avrebbe definito il murales banalissimo e modestissimo. Fortunatamente nessuno conosce questo personaggio, mentre sono migliaia i fan dell’arte di Keith Haring, che ha avuto l’indubbio merito di coniare un nuovo linguaggio espressivo. La nostra posizione è piuttosto scontata e non ci sembra il caso di perdere tempo dietro a chi dimostra un pensiero tanto vuoto e insensato: studiare invece il lavoro di questo artista può essere utile per far tacere chi non dovrebbe proferir parola.
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@Travel on Art, Tuttomondo
Considerato un inno alla vita e alla felicità e dipinto dal celebre artista americano pochi mesi prima della sua morte, questo murales occupa una parete della chiesa di Sant’Antonio. Ma come mai Haring scelse proprio Pisa, come destinazione di uno dei suoi ultimi viaggi? A New York, Keith divenne amico di un ragazzo pisano che era nella Grande Mela per motivi di studio e che invitò l’artista a trascorrere qualche tempo a Pisa, per ammirarne la bellezza. E così è stato: nessuno avrebbe però previsto che tra l’artista americano e Pisa sarebbe scattato un autentico colpo di fulmine. Haring decise così di lasciare una testimonianza concreta del suo amore per la città, trasformando la parete della chiesa di Sant’Antonio in un’opera monumentale, coinvolgendo esperti, studenti, curiosi e anche bambini. Fortunatamente, il Comune di Pisa mise a disposizione tutti gli elementi necessari per la realizzazione del murales e in soli 4 giorni il sogno si trasformò in una realtà di mille colori.
Tuttomondo è un’opera che sognavamo di vedere da tempo, l’ultima opera del nostro amato Keith Haring. Pochi mesi dopo infatti la malattia lo ha portato via per sempre, ma non gli ha impedito di raggiungere l’immortalità con la sua arte. Questo murales occupa una superficie di 180 mq ed è composto da 30 figure concatenate tra loro che hanno l’obiettivo di raffigurare la pace e l’armonia del mondo. Il contorno nero delle figure, marcato e senza interruzioni, ha il compito di contenere il colore che per lui rappresentava la linfa vitale del dipinto. Un concentrato di energia esplosiva, ravvivata dalla scelta dei colori pastello, in particolare l’azzurro e l’ocra: il tempo trascorso davanti a questo muro si trasforma in autentica poesia. Il nostro viaggio alla scoperta della street art a Pisa non poteva iniziare in modo più sublime.
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@Travel on Art, Pupo Bibbito




I murales da non perdere a Pisa



Proprio di fronte a Tuttomondo, c’è un’altra opera di uno street artist particolarmente apprezzato: stiamo parlando del reggianissimo Pupo Bibbito che ha voluto lasciare un omaggio a Keith Haring. Ha realizzato anche un’altra opera che ritrae una grossa alce che spia i passanti sul Lungarno: la puoi trovare in Vicolo del Ricciardi. Anche le opere di K, chiamato Exit-Enter, sono realizzate in tantissimi angoli della città, in particolare in via Pasquale Paoli. Come le puoi riconoscere? Semplice, in tutte c’è rappresentato un omino filiforme che rincorre cuori e palloncini: impossibile non lasciarsi conquistare da questo barlume di bellezza, in bilico tra sogno e realtà.
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@Travel on Art, Tellas

Welcome to Pisa Festival

Oltre alle opere realizzate da questi famosi street artist, non possiamo non citare quelle che sono frutto del Welcome to Pisa Festival! Questa iniziativa dedicata allo sviluppo dell’arte urbana ha avuto il grande merito di portare della nuova street art a Pisa e alcune opere ci hanno davvero entusiasmate. Tra i nostri artisti preferiti spicca il nome di Tellas, all’anagrafe Fabio Schirru. Il suo intervento artistico permanente è stato realizzato sul muro esterno dell’ex circolo Acli: l’edificio, che oggi ospita un bar e un cinema, è particolarmente interessante per la sua posizione di collegamento tra il lungarno San Giovanni al Gatano e via Conte Fazio, unendo tra loro Tuttomondo di Keith Haring alle opere di Porta a Mare.
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@Travel on Art, Ozmo
Un’altra opera che ti consigliamo assolutamente di vedere è stata realizzata da Ozmo ed è un tributo al genio di Galileo Galilei. Un grande profilo del maestro, incorniciato in basso dagli strumenti usati per lo studio del cielo, in particolare il telescopio inventato proprio dallo scienziato. Dal profilo emergono il cielo notturno e i pianeti, che per lunghi anni Galileo ha osservato: questo murales è un grande simbolo di Pisa e della sua storia di polo per lo studio delle scienze. Infine, sempre a Porta a Mare, non è mancato l’intervento di Alberonero con il suo “Arno , 30 toni”. I colori base dell’opera sono il rosso, il giallo, il verde e il blu, che sono quelli che spiccano negli stendardi e nella barche del palio di San Ranieri: la street art a Pisa è davvero un patrimonio inestimabile. Che aspetti a partire per un itinerario alla scoperta dell’arte urbana? 😉

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